i COSTUMI
La Castellana, Sara Girini, indossa mantello e abito in seta entrambe di nuova fattura, finemente decorati a ricamo in oro, con motivi tratti dal portale del duomo di Tuscanica risalenti al XII secolo. I gioielli eseguiti da abili artigiani orafi, sono stati ricavati dal calice e patena di San Gautzlin - X secolo. La corona e la cintura in oro sono decorate con smalti a fuoco di diversi colori. Di pregio l’anello in corallo contornato da 36 perle.
Il Capitano, Marco Barlocco, scortato dallo Scudiero, veste l’antico costume dei Capitani di San Magno, riproduzione fedele dell’abito del capitano indossato nel 1952 il cui originale č custodito nel museo di contrada. La spada, risale alla prima edizione del Palio e viene tramandata da capitano a capitano. Al seguito, Dame e Cavalieri delle nobili casate di Contrada indossano preziosi abiti da parata Chiudono la sfilata gli alfieri con i vessilli raffiguranti i confini della Contrada.
L'alto prelato indossa un mantello di gran pregio e preziosa finitura, che nella foggia e nel taglio sartoriale fa riferimento alla casula di Santo Stefano appartenente al tesoro reale di Ungheria. Il ricamo, in filo d’oro e fili ritorti di cotone serico colorati, riproduce motivi decorativi di antiche pergamene del secolo undicesimo eseguite nel monastero di San Benedetto a Bari. Un primo motivo a ricamo detto “Exultet”, rappresenta le immagini tratte da storie dei vangeli e delle sacre scritture; gli altri fregi, detti “Benedizionali”, raccolgono le figure ricamate in una croce con braccia rivolte verso l’alto. Con tale disposizione, come in uso nei paramenti vescovili medioevali, il mantello indossato raffigura una croce sulle spalle del Vescovo. Nei bordi sono riprodotti tondi contenenti ritratti di santi.
Foto in allestimento.
